oggi, 14 novembre, a padova: presentazione di “maniera nera”

OGGI, sabato 14 novembre, alle ore 18:00
a Padova, presso la Libreria Zabarella
(via Zabarella 80)

nell’ambito della rassegna Il sabato dei villaggi,
a cura di Giovanna Frene

presentazione di

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Maniera nera,

di Marco Giovenale

ed. Aragno, 2015
(collana i domani – a cura di A.Cortellessa, M.G.Calandrone, L.Pugno)
pp. 82, € 8,00, ISBN 978-88-8419-743-6
http://www.ninoaragnoeditore.it/?mod=COLLANE&id_collana=75&op=visualizza_libro&id_opera=728

sarà presente l’autore

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Testi dal libro in Nazione indiana:
http://www.nazioneindiana.com/2015/09/15/4-testi-da-maniera-nera/
http://www.nazioneindiana.com/2013/12/02/tre-poesie-4/

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Dati sulla rassegna:
https://www.facebook.com/events/181003708901115/188221011512718/

La rassegna di poesia, critica e piccola editoria IL SABATO DEI VILLAGGI nasce dalla necessità di portare al pubblico, in maniera organica, l’ambito del poetico contemporaneo italiano, spesso del tutto dimenticato negli scaffali delle librerie. La filosofia che ha mosso la creazione di questa prima edizione della Rassegna è semplice: la ricerca e l’esposizione della qualità, sia essa propria della creazione/edizione poetiche, sia essa propria dell’ermeneutica letteraria. Giovani poeti, critici ed editori indipendenti porteranno alla Libreria Zabarella tutta la ricchezza della loro esperienza di ricerca nel terreno del poetico, lasciando stabilmente i loro libri nella libreria; il desiderio, infatti, è che esista anche a Padova una libreria deputata alla fruizione diretta della poesia contemporanea italiana.

La poesia è tutt’ora al centro della cultura, ne è il suo fondamento, anche se a tratti sembra occulto: il dibattito che tanto ha accalorato recentemente il panorama italiano sulla sua presunta morte, non fa che palesare appunto il tratto nascosto di questa sua incontrovertibile essenza, che travalica la percezione del singolo. Tuttavia, direbbe il poeta, il frangente culturale è grave: la cultura stessa è diventata merce, ma niente è più avulso dal concetto di merce che il linguaggio della poesia. La poesia oggi, dunque, è il territorio della resistenza, del fare cultura alta, dell’interrogarsi sulla vita, dello scrivere gratuito senza l’incombenza del guadagno, del condividere il pane della conoscenza. La tranquilla determinazione del sapere poetico non rende migliore la vita, ma la può rendere sopportabile, a tratti decifrabile.

Giovanna Frene, ottobre 2015

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